L’OPEROSA, con uno sguardo rivolto al futuro e all’importanza della sostenibilità ambientale, si impegna a promuovere servizi innovativi e sostenibili come una delle principali priorità all’interno degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Recentemente, al fine di valorizzare i servizi offerti in conformità ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) previsti per il cleaning, L’OPEROSA ha condotto uno studio comparativo presso il cantiere-pilota del campus Bovisa La Masa del Politecnico di Milano. L’obiettivo principale era valutare gli impatti ambientali e la qualità igienico-microbiologica di un protocollo “green” rispetto a un protocollo tradizionale, al fine di poter estendere progressivamente l’adozione del protocollo “green” ad altri cantieri.
I risultati dello studio
I CAM in Italia sono diventati un pilastro fondamentale per promuovere la sostenibilità ambientale negli appalti pubblici e privati, stabilendo requisiti volti a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti, dei servizi e dei lavori appaltati.
Emergono dati significativi riguardo all’efficacia del protocollo “green”. Utilizzando tale approccio, si è riscontrato un notevole vantaggio dal punto di vista ambientale, con un risparmio del 18,4% in termini di costo ambientale calcolato attraverso la categoria d’impatto Global Warming Potential (Potenziale di Riscaldamento Globale o GWP), basata sul modello dell’IPCC in Kg CO2 equivalenti. Questo si traduce in un’impressionante quantità di emissioni evitate ogni anno, pari a 311,3 kg CO2-e, equiparabili al tragitto di un’auto di media cilindrata per 2.594 km. Allo stesso tempo, il protocollo “green” non compromette l’efficacia igienico-microbiologica del servizio rispetto al protocollo tradizionale.
La pubblicazione
Il valore di valore di questo studio è stato riconosciuto e pubblicato nel prestigioso studio “Valutazione di un servizio di pulizia professionale in ambito civile: analisi comparativa microbiologica ed ambientale tra metodi tradizionali e “green”“, apparso nella rivista scientifica Ingegneria e Ambiente (Vol. 10 n. 4/2023). Leggi l’articolo scientifico.
Analisi, metodologia e criteri
Le due analisi condotte durante lo studio si sono basate su solide metodologie internazionali, garantendo un approccio rigoroso e affidabile.
- Analisi della qualità ambientale
L’analisi ambientale è stata eseguita in conformità con le norme UNI EN ISO 14040 e UNI EN ISO 14044, insieme alla PCR Professional Cleaning Services for Buildings. Il processo ha coinvolto Punto 3, che ha considerato l’intero ciclo di vita del servizio, adottando come unità funzionale 1 metro quadrato di superficie mantenuto pulito per un anno.
Per ottenere dati accurati, sono stati effettuati due campionamenti consecutivi in cantiere, della durata di 29 giorni ciascuno, uno per il protocollo “green” e uno per il protocollo tradizionale. L’analisi LCA comparativa ha considerato anche i processi produttivi, logistici e di fine vita dei prodotti utilizzati nei due protocolli.
I risultati hanno dimostrato una riduzione del 18,4% delle emissioni nel servizio con il protocollo “green”, attribuibile principalmente all’utilizzo di prodotti chimici concentrati, riducendo così i rifiuti da imballaggi e il consumo di acqua.
- È stata utilizzata una percentuale massima del 10% di dati proxy dalla PCR.
- La riduzione del costo ambientale nel protocollo “green” (meno 18,4% di emissioni rispetto al protocollo tradizionale) è principalmente attribuibile all’uso di prodotti chimici concentrati, riducendo i rifiuti da imballaggi e il consumo di acqua.
- Analisi della qualità microbiologica
L’analisi microbiologica è stata condotta dal Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’Università Statale di Milano-Bicocca. Utilizzando metodiche standard come indicate nell’Istituto Superiore della Sanità e nella Direttiva del Consiglio Europeo 98/83/CE, sono state valutate le cariche batteriche su 12 superfici in 4 ambienti diversi presso l’edificio BL27 del campus Bovisa La Masa del Politecnico di Milano.
- La sperimentazione ha coinvolto il quantificare i batteri eterotrofi totali a 22°C e a 37°C su 12 superfici in 4 ambienti diversi presso l’edificio BL27 del campus Bovisa La Masa del Politecnico di Milano.
- Il protocollo “green” ha dimostrato efficacia nell’abbattere e mantenere le cariche batteriche al di sotto del valore di riferimento di 80 UFC cm2, sia prima che dopo il lavaggio.
La sperimentazione, comparativa tra il protocollo di pulizia tradizionale e quello “green”, ha dimostrato l’efficacia del protocollo “green” nell’abbattere e mantenere le cariche batteriche al di sotto dei valori di riferimento prestabiliti. Entrambi i protocolli hanno mostrato capacità di riduzione della contaminazione microbica delle superfici.
Un aspetto fondamentale di questa analisi è stata la partnership con Sutter Industries S.p.A, produttrice di detergenti ecologici certificati, che ha facilitato l’analisi LCA comparativa dei processi produttivi, logistici e di fine vita dei prodotti utilizzati nei due protocolli.